giovedì 22 aprile 2010

Marcia della Pace 2010

Domenica 2 maggio 2010 torna la Marcia della Pace Pezzoli-Rovigo, promossa dal Coordinamento dei gruppi per la pace di Rovigo.

Programma:
- ore 15.30 partenza in bici da Pezzoli. Tappa davanti alla Bassano Grimeca.
- ore 16.30 corteo da inizio Corso del Popolo (raduno in via Ponte della Fonderia) e percorso cittadino (Corso del Popolo, Sichirollo, Piazza Duomo, Corso, Oberdan, Mure S.G., Mazzini) con tappe davanti a “luoghi simbolo”: giustizia, economia, solidarietà, cultura, politica, sindacato, libertà di stampa, educazione ….
- ore 17.30 Piazza Vittorio Emanuele testimonianze: Carlo Negri, magistrato del Tribunale di Rovigo, già a Caltanisetta nel pool antimafia sulle stragi Falcone e Borsellino; Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le Mafie; Maurizio Zannato, sindacalista; Giulia Casellato, Rete ambientalista dei comitati; Don Giuseppe Mazzocco, parroco.
- ore 18.15 conclusione affidata alla band La tribù di Yahweh.

E' disponibile una maglietta ufficiale della Marcia .Informazioni: Giorgio Ravara, cell. 347.2311055, giorgioravara@libero.it.

Dettaglio percorso (clicca per ingrandire)

domenica 18 aprile 2010

Liberi!

Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, fino a questa mattina detenuti presso una struttura dei servizi di sicurezza afgani alla periferia della capitale, sono stati trasferiti all'ambasciata d'Italia a Kabul.

I tre operatori di Emergency, secondo quanto si è appreso, hanno trascorso le ultime 48 ore non in prigione, ma in una guest house, dove hanno potuto cambiarsi e muoversi con una certa libertà. Le autorità giudiziarie afgane hanno ritenuto che le prove a carico dei tre italiani non sono sufficienti a giustificarne la detenzione, anche se l'inchiesta sull'episodio continua per fare luce sulla presenza delle armi e delle munizioni nell'ospedale di Laskhar Gah. (fonte: ANSA)

domenica 11 aprile 2010

Io sto con Emergency


Sabato 17 aprile, manifestazione nazionale a Roma per la liberazione degli operatori di Emergency in Afghanistan. Appuntamento alle 14.30 in piazza San Giovanni.

Sempre sabato a Venezia alle 14.30 si terrà un sit-in in Campo San Geremia (campo della RAI, vicinanze ponte delle Guglie) a sostegno della campagna IO STO CON EMERGENCY: sarà presente un banchetto informativo e di sensibilizzazione.


Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.

"Guerra a un ospedale"

Emergency si stringe attorno a Matteo Dall'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani, i tre operatori italiani sequestrati all'ospedale di Lashkar-gah, in Afghanistan, dalle forze di sicurezza afghane e dalle truppe britanniche del contingente Isaf. Occorre la mobilitazione della società civile per ottenere quanto prima la loro liberazione.

- Leggi gli aggiornamenti su Peacereporter.net
- La testimonianza di Matteo Dall'Aira dall'Afghanistan in guerra
- Dossier: la guerra in Helmand
- Il centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah

sabato 10 aprile 2010

Afghanistan, fermati tre operatori italiani di Emergency

Oggi pomeriggio uomini della polizia e dei servizi segreti afgani hanno fatto irruzione nel Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah, nella provincia meridionale di Helmand. Tre dei nostri operatori, cittadini italiani, sono stati prelevati attorno alle 16.30, ora afgana.
Non siamo finora riusciti ad avere un contatto telefonico con loro. Nell’unico contatto avuto con uno dei cellulari in uso ai nostri operatori ha risposto una persona che si è qualificata come ufficiale delle forze armate britanniche e che ha detto che gli italiani stavano bene ma che - al momento - non si poteva parlare con loro.
Altri cinque dei nostri operatori, tra cui quattro italiani e un indiano, sono al momento nell’abitazione dello staff internazionale e sono in costante contatto telefonico con il nostro staff a Milano.
Né le autorità afgane né rappresentanti della coalizione internazionale si sono messe in contatto con noi per spiegarci le ragioni di questo prelevamento.
Abbiamo appreso da un lancio di agenzia dell’Associated Press che alcune persone, tra cui cittadini afgani e “due medici italiani”, sarebbero state arrestate con l’accusa di avere complottato per uccidere il governatore della provincia di Helmand.
L’accusa ci sembra francamente ridicola e siamo assolutamente certi che la verità verrà presto accertata.
Fermo restante la libertà del governo afgano, delle forze di polizia afgane e dei servizi di sicurezza di svolgere tutte le indagini del caso, chiediamo l’assoluto rispetto dei diritti dei nostri operatori, locali e internazionali. Si tratta di persone che da anni lavorano, per assicurare cure alla popolazione afgana. Chiediamo pertanto di rispettare i loro diritti, per primo il diritto di comunicare con noi e farci sapere dove si trovano e come stanno.

Emergency è presente in Afganistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità, una rete di 28 centri sanitari.
A Lashkar-gah, Emergency è presente dal 2004 con un centro chirurgico per vittime di guerra, che in questi anni ha curato oltre 66mila persone

Emergency, Milano - 10 aprile 2010